Il film della domenica - Trash

 

Da brava cinefila della domenica, il film di questa settimana è stato Trash.
Questo è uno di quei film di cui non senti parlare molto, vedi il trailer al cinema una o due volte e dopo di che, se ti incuriosisce, lo vai a vedere.
Ad essere sincera, dopo la prima visione del trailer mi era parso interessante, leggendo su internet i vari pareri, invece, ho pensato che, una volta conosciuta la trama, non ci sarebbe stato molto altro da scoprire, ma ho imparato a mie spese che anche i film non si devono giudicare da una recensione o dal parere di terzi.
Trash, letteralmente significa spazzatura, ma dal mio punto di vista il film intende anche il marcio della società e la cattiveria dell'uomo.
Tratto dall’omonimo libro di Andy Mulligan e diretto da Stephen Daldry (nato con la regia di Billy Elliot), Trash è un piacevole mix di dramma, avventura e thriller.
Ambientato e girato nelle favelas di Rio de Janeiro, racconta di due ragazzini amici per la pelle (Raphael e Gardo), successivamente aiutati dall'amico Rato, che lavorano nella discarica nella quale finiscono tutti i rifiuti di Rio. Trovano per caso il portafoglio di un uomo che si scoprì più avanti scomparso in circostanze sospette e che la polizia stava cercando disperatamente.
Prendono la decisione di andare a fondo in questa faccenda senza consegnare il portafoglio alla polizia e, in breve tempo, si trovano tampinati da un poliziotto che non ci impiega troppo tempo a farsi odiare dal pubblico.
Alla domanda "perché state facendo tutto questo?" loro rispondono solo "perché è giusto", sono tre animi puri e veri con la V maiuscola, lo si nota dal rapporto che questa vicenda fa nascere tra loro, la fratellanza che nasce dall'amore reciproco.


Conosciamo tutti le realtà di alcuni angoli dimenticati del mondo, ma c’è differenza tra esserne a conoscenza e vedere certe immagini. 
A questo proposito, tralasciando per un attimo la trama, uno degli aspetti più incidenti del film è la rappresentazione della vita degli abitanti delle favelas.
Qui l’aspetto drammatico da il meglio di sé; immagini che ritraggono ragazzini (e non solo) passare le giornate sotto il sole di Rio con le mani e la testa nella spazzatura e pagati, se va bene, pochissimo. Le parole probabilmente non rendono l’idea, e questo è solamente un film, molte persone hanno anche intrapreso dei pericolosi viaggi fino a Rio per vedere da vicino la vita di queste persone e l’immenso divario tra “i ricchi che vivono sulla spiaggia e i poveri che vivono nelle favelas”.
Nonostante questa triste realtà, i tre protagonisti vengono rappresentati nella pellicola bene o male sorridenti e grati per le poche cose che possiedono, ed è proprio questo lato della loro vita che li porta a creare dei legami importanti tra loro.

Il cast non è troppo rilevante; i tre protagonisti non hanno riconoscimenti precedenti a questo film, posso citare Rooney Mara dolce insegnante di inglese e di vita nelle favelas e dall’accento inglese parecchio snervante (che compare nel cast di Lei), Martin Sheen nel ruolo del parroco che, non mi chiedete perché, lo hanno dovuto rappresentare come alcolista, cosa per me un po’ fuori luogo e “superflua” (celebre per ruoli secondari in una lista infinita di film come The Departed e The Amazing Spider-Man) e ancora Wagner Moura (che compare ne Elysium).
Perciò si può dire che abbiano lasciato spazio a chi di spazio fino ad ora ne ha sempre avuto poco e male non hanno fatto.
Nel complesso è piacevole e per durare poco meno di 2 ore devo dire che non ha momenti vuoti, questo è un grande punto a suo vantaggio.
Il ritmo è piacevole e anche la storia non delude. L'unica cosa che mi ha lasciato l'amaro in bocca è questo super-eroismo dei protagonisti della serie facciotuttoio e, verso la fine, una scena che mi ha ricordato molto gli indovinelli del cartone animato per bambini "Dora l'esploratrice", li ho trovati tocchi poco felici e hanno stonato moltissimo.
Non è un film che ti cambia la vita e neppure un capolavoro ma di sicuro fa riflettere su molti aspetti del mondo di oggi. 
Lo consiglio a chi a voglia di calarsi nella parte di tre personaggi un po' diversi dal solito, provare qualche brivido per loro e cacciare anche qualche sorriso qua e là.



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