Fantastic Mr. Fox - Per la serie "Le 50 sfumature di Anderson"



"Noi siamo diversi, lo siamo tutti, e lui in particolare,
ma in questo c'è qualcosa di fantastico, 
non ti pare?"

Più guardo i suoi lavori e più mi fa impazzire. Questa fantastica (per restare in tema) animazione è stata realizzata con la mia amata tecnica dello stop-motion, che, in coppia con l'assoluto genio di Wes, ha creato qualcosa di irresistibile. Le due cose si equilibrano perfettamente e non è un'animazione come le altre, diversa ancora dallo stop-motion di Burton.
Ultimamente quando devo prendere in mano un nuovo titolo, scegliendo quelli di Anderson per questa rubrica vado sempre sul sicuro. 

Mr. Fox è una volpe di classe che vive in una tana per le volpi con sua moglie e suo figlio. Dopo due anni volpe e mezzo, Fox decide di trasferirsi con la famiglia in un grande albero su una collina, stufo di dove vivere sotto terra, e tutto sembrava andare al meglio finche non notò tre grandi fattorie di tre grandi fattori molto vicino alla sua nuova casa: Boggins, Bunce e Bean. Questo avvenimento risvegliò in lui un brutto vizio che cercava di reprimere da anni, trascinando se stesso, famiglia e amici in un enorme guaio.


Pur essendo un'animazione, e pure l'unica nel suo percorso fino ad oggi, Anderson non ha rinunciato al suo classico stile; tutta la pellicola è infatti tappezzata dei suoi classici scenari mozzafiato, dagli abbinamenti di colori accecanti e dalle inquadrature spesso inquietanti.
Per il doppiaggio originale abbiamo grandi voci, che non potevano certo mancare in un suo film, come quella di George Clooney, Meryl Streep, Bill Murray, Willem Dafoe, Owen Wilson, Adrien Brody e lo stesso Wes.
La sua è inaspettatamente un'animazione ponderata, educata ed equilibrata, piena di sentimento. Ogni personaggio riesce ad avere il suo giusto spazio e non si corre il rischio di trovarlo eccessivamente lento o frettoloso. 
Gli animali selvatici di questa storia sono, come in tanti altri cartoni che tutti conosciamo, collocati in
un mondo costruito su misura per loro; ognuno con la sua vita, la sua casa, il suo lavoro, i suoi vestiti, ma in qualche modo Anderson riesce a farlo percepire in maniera diversa al pubblico, almeno a me ha fatto un effetto differente dai soliti animali civilizzati della Disney o della DreamWorks.
Guardandolo ho avuto come la sensazione che fosse un'animazione più per adulti che per bambini. Tocca delle tematiche, degli argomenti, vengono fatte alcune battute o fatti riferimenti che i bambini non potrebbero mai capire. E' come se avesse voluto rappresentare un'immensa metafora della vita dell'uomo ma ricreandola con pupazzi di animali in miniatura.
Tra le due tematiche principali che vengono toccate c'è quella della lotta adolescenziale e la ricerca di se stesso che intraprende il figlio di Mr. Fox, e ancora più importante c'è il tentativo invano di repressione da parte di Fox stesso nel nascondere la propria natura. Fox finisce per tornare se stesso, con tutti i rischi che la cosa porta con sé, ma finalmente sentendosi libero.
Infine, ho trovato stupenda l'immagine (apparentemente senza senso) in cui i protagonisti sulla loro strada incontrano un lupo, magro e possente, precursore di un lungo e gelido inverno ormai alle porte, che li scruta dall'alto di una collina. Ma questo è stato anche l'incontro tra Fox e l'animale che più teme e che gli ricorderà sempre che per quanto potrà lottare ci sarà sempre qualcuno più forte di lui.

Valutazione:





Commenti

  1. Film davvero delizioso... (e talmente pieno di riferimenti e citazioni che sicuramente è piaciuto più ai grandi che ai piccoli)

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    1. Esatto! Non credo che Anderson in generale sia adatto ai bambini xD

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  2. Amici che lo hanno visto mi dicono sia bellissimo, io ancora lo devo vedere!

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    1. Ne vale davvero la pena! Ogni volta mi lascia senza parole Wes, perciò lo consiglio caldamente!

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  3. Bellissimo film e bellissima la scena finale che segui. Io ho sempre provato una certa empatia col personaggio del figlio di mr Fox

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    1. Anche io, però in qualche modo mi ci sono anche ritrovata, rappresenta benissimo l'idea di adolescenza.
      Non che adori Kristofferson, per carità!

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